Sabato 24 luglio – La bocca del lupo

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regia di Pietro Marcello
– con Vincenzo Motta, Mary Monaco

– Ospite della serata: Pietro Marcello

 

 

Enzo, immigrato siciliano a Genova, esce dal carcere dopo quattordici anni e trova ad aspettarlo Mary, transessuale conosciuto in prigione con cui ha iniziato unintensa storia damore. I due amanti hanno coltivato nel corso di ventanni difficili un sogno comune: avere una casa in campagna in cui vivere in pace.
Nella gioia del ritrovarsi sopravvive però lamarezza di una vita difficile.

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La bocca del lupo, lungometraggio di debutto di Pietro Marcello, è una gran bella sorpresa per la novità di linguaggio e di sentimento. Niente storie patetiche, nessun conflitto di famiglia, buone volontà sociopolitiche zero, catastrofismi neppure lombra: il regista sovrappone due vicende, la storia dun amore nato in carcere e i mutamenti imposti dal tempo a Genova o la nostalgia del Novecento.

Lietta Tornabuoni  La stampa

La bocca del lupo è un film che sfugge alle facili definizioni (un documentario ma anche un melodramma, un film su commissione ma anche dautore), capace però di conquistare lo spettatore per forza di stile e di idee e di condensare in meno di settanta minuti una storia damore e il ritratto di una condizione sociale, la metamorfosi di una città e il susseguirsi del tempo.

Paolo Mereghetti  Corriere della Sera

Il raffinato populismo del film -lezione viscontiana, forse, comunque prezioso per asciuttezza e assenza di sbavature retoriche- è nell’indicare nella loro ruvida tenerezza, nella loro elementare pulizia, il riscatto da un panorama di macerie.

Paolo DAgostini  La Repubblica

Documentario poetico e bellissimo

Cinematografo

Unesperienza di cinema unica e affascinante

Il manifesto