Ci sono personaggi straordinari dall’inconfondibile estro armonico.
L’esperienza artistica di Pino Donaggio, l’indimenticabile cantautore di Come sinfonia, Io che non vivo (senza te) e soprattutto compositore delle più belle colonne sonore di film indimenticabili (a partire dai capolavori di Brian De Palma), non assomiglia a nessun’altra.
Antidivo per eccellenza, genio senza sregolatezza, discreto e misurato, musicista completo, violinista, compositore cinematografico e televisivo di fama internazionale, inguaribile “ultimo romantico”

Pino Donaggio è uno dei più grandi compositori contemporanei di colonne sonore per il cinema italiano e internazionale.
Violinista enfant prodige al Conservatorio di Venezia e di Milano, debutta come cantautore a diciassette anni e con Come sinfonia partecipa al Festival di Sanremo (dove tornerà anche in veste di direttore artistico e presidente della giuria di qualità).
Alcuni suoi successi – come Io che non vivo (senza te) ­– lo fanno conoscere e amare dal grande pubblico ed entrano anche a far parte delle colonne sonore di film come Vaghe stelle dell’Orsa… (1965), di Luchino Visconti (che vinse il Leone d’oro) e L’assassinio (1961) di Elio Petri.
Dopo l’esordio nel 1972 come autore per il cinema nel film di Nicolas Roeg A Venezia… un dicembre rosso shocking, Donaggio compone la colonna sonora di Carrie, che segna l’inizio di un virtuoso sodalizio con Brian De Palma di cui diventa il compositore prediletto.
Comincia per Donaggio una prestigiosa carriera internazionale nel corso della quale firma le colonne sonore di oltre 80 film, collaborando anche con con registi italiani (come Dario Argento, Liliana Cavani, Pupi Avati, Massimo Troisi, Roberto Benigni, Sergio Rubini, Carlo Verdone, Michele Placido), ottenendo tra i vari premi, due candidature ai David di Donatello, due ai Nastri d’Argento, sei al Golden Globe. Nel 2019 è stato insignito del Premio Tenco alla carriera.