Giovedì 25 Maggio 2023, ore 9.00 – 12.30

Proiezione del film “Il Gruffalò & Gruffalò e la sua piccolina” di Max Lang e Jakob Schuh

A seguire
Laboratorio didattico-creativo correlato alla proiezione

Il Gruffalò & Gruffalò e la sua piccolina

regia di Max Lang e Jakob Schuh
con Helena Bonham Carter, Shirley Henderson, James Corden, Tom Wilkinson, John Hurt, Rob Brydon, Robbie Coltrane
Regno Unito/Germania, 2011 – Durata 30‘

Riconoscimenti: entrambi i cortometraggi hanno raccolto premi e riconoscimenti in vari festival dedicati all’animazione e al cinema per bambini. Il Gruffalò è stato candidato agli Oscar e ai BAFTA 2011 come miglior cortometraggio animato.

Creatura ibrida, metà orso e metà bufalo, il Gruffalò è il protagonista di un celeberrimo libro per bambini uscito alla fine degli anni Novanta, scritto da Julia Donaldson e illustrato da Axel Scheffler. La storia dell’incontro di questo strano essere mostruoso con uno scaltro topolino e gli altri animali di una frondosa e coloratissima foresta è rapidamente diventato un classico della letteratura per l’infanzia con milioni di copie vendute in tutto il mondo e traduzioni in oltre cinquanta lingue. Il Gruffalò e il suo seguito, Gruffalò e la sua piccolina, sono diventati due divertenti e pluripremiati film d’animazione che uniscono la tradizionale tecnica d’animazione a passo uno con la computer grafica.

La mia Locandina

Laboratorio didattico-creativo correlato alla proiezione, dedicato alle classi dell’infanzia e al primo ciclo della primaria

La locandina come immagine che ci proietta già nel cuore di una storia viene riletta, interpretata e tradotta da ogni bambino e bambina seguendo la traccia più forte che il film ha lasciato loro. Attraverso materiali tratti del film e materiali artistici ogni partecipante realizzerà la propria locandina del film sottolineando con le immagini le sensazioni più importanti vissute durante la visione e che ritiene necessario comunicare agli altri.

Il carcere di Mortana nella realtà non esiste: è un luogo immaginario, costruito dopo aver visitato molte carceri. Quasi ovunque abbiamo trovato grande disponibilità a parlare, a raccontarsi; è capitato che gli incontri coinvolgessero insieme agenti, direzione e qualche detenuto. Allora era facile che si creasse uno strano clima di convivialità, facevano quasi a gara nel raccontare storie. Si rideva anche. Poi, quando il convivio finiva, tutti rientravano nei loro ruoli e gli uomini in divisa, chiavi in mano, riaccompagnavano nelle celle gli altri, i detenuti. Di fronte a questo drastico ritorno alla realtà, noi esterni avvertivamo spaesamento. E proprio questo senso di spaesamento ha guidato la realizzazione del film: Ariaferma non è un film sulle condizioni delle carceri italiane. È forse un film sull’assurdità del carcere.

Leonardo Di Costanzo – Note di regia

Leonardo Di Costanzo è regista e documentarista. Dopo la laurea all’Istituto Orientale di Napoli, si trasferisce a Parigi dove frequenta i seminari di regia degli Ateliers Varan. Lavora per la Televisione francese e realizza vari documentari. Nel 1991 partecipa all’opera collettiva Premières Vues con il corto In nome del Papa. Uno dei suoi primi lavori è il documentario televisivo Prove di Stato (1998) sulla determinazione di Luisa Bossa, ex-preside di liceo, eletta sindaco di Ercolano nel 1995, dopo Mani Pulite. Nel 2003 riprende un intero anno scolastico in una scuola di un rione periferico a Napoli realizzando A scuola, presentato alla 60° Mostra del Cinema di Venezia. Nel 2006 con Odessa vince, insieme al corealizzatore Bruno Oliviero, il premio per la miglior regia all’Infinity Festival di Alba nella sezione ‘Uno sguardo nuovo’. Il suo film d’esordio nel 2012 è L’intervallo, presentato alla 69° Mostra del cinema di Venezia, vincitore del David di Donatello (miglior regista esordiente), del Ciak d’Oro (Migliore opera prima) del Gran Premio della Stampa Estera ai Globi d’Oro, del Gobbo d’oro al Bobbio Film Festival. Nel 2017 dirige L’Intrusa, storia della fondatrice di un centro ricreativo che offre protezione alla moglie di un camorrista del quartiere. Con Ariaferma del 2021 il regista ischiano prosegue la sua riflessione sulle dinamiche relazionali: acclamato da pubblico e critica nel 2021 alla Mostra del Cinema di Venezia, il film vince 2 Nastri d’Argento e 2 David di Donatello.