Mercoledì 24 Maggio 2023, ore 9.00 – 12.30

Proiezione del film “Ernest e Celestine – L’avventura delle 7 note” di Julien Chheng e Jean-Christophe Roger

A seguire
Laboratorio didattico-creativo correlato alla proiezione

Ernest e Celestine – L’avventura delle 7 note

regia di Julien Chheng e Jean-Christophe Roger
con Alba Rohrwacher, Claudio Bisio, Lambert Wilson, Pauline Brunner, Michel Lerousseau Francia/Lussemburgo, 2022 – Durata 80‘

Riconoscimenti: Ernest e Celestine: L’avventura delle 7 note nel 2023 ha ottenuto una candidatura ai César e ai Lumiere come miglior film d’animazione.

Dopo la candidatura agli Oscar del primo film della serie, l’orso Ernest e la topolina Celestine tornano per una nuova entusiasmante avventura: la loro amicizia unica e il loro amore per la musica li porteranno a scoprire mondi fantastici, in una storia poetica e commovente che affascinerà grandi e piccini. Per riparare il loro violino rotto, Ernest e Celestine iniziano un viaggio verso il lontano paese natale dell’orso, una terra magica dove da sempre si esibiscono i migliori musicisti del mondo e incredibili melodie riempiono l’aria di gioia. Al loro arrivo, i nostri eroi scoprono però una realtà completamente diversa: tutte le forme di musica sono state bandite! Ernest e Celestine non riescono proprio ad immaginare una vita senza musica. Insieme ai loro amici e a un misterioso fuorilegge mascherato, faranno di tutto per riportare la felicità nella Terra degli Orsi.

La mia Locandina

Laboratorio didattico-creativo correlato alla proiezione, dedicato alle classi dell’infanzia e al primo ciclo della primaria

La locandina come immagine che ci proietta già nel cuore di una storia viene riletta, interpretata e tradotta da ogni bambino e bambina seguendo la traccia più forte che il film ha lasciato loro. Attraverso materiali tratti del film e materiali artistici ogni partecipante realizzerà la propria locandina del film sottolineando con le immagini le sensazioni più importanti vissute durante la visione e che ritiene necessario comunicare agli altri.

Il carcere di Mortana nella realtà non esiste: è un luogo immaginario, costruito dopo aver visitato molte carceri. Quasi ovunque abbiamo trovato grande disponibilità a parlare, a raccontarsi; è capitato che gli incontri coinvolgessero insieme agenti, direzione e qualche detenuto. Allora era facile che si creasse uno strano clima di convivialità, facevano quasi a gara nel raccontare storie. Si rideva anche. Poi, quando il convivio finiva, tutti rientravano nei loro ruoli e gli uomini in divisa, chiavi in mano, riaccompagnavano nelle celle gli altri, i detenuti. Di fronte a questo drastico ritorno alla realtà, noi esterni avvertivamo spaesamento. E proprio questo senso di spaesamento ha guidato la realizzazione del film: Ariaferma non è un film sulle condizioni delle carceri italiane. È forse un film sull’assurdità del carcere.

Leonardo Di Costanzo – Note di regia

Leonardo Di Costanzo è regista e documentarista. Dopo la laurea all’Istituto Orientale di Napoli, si trasferisce a Parigi dove frequenta i seminari di regia degli Ateliers Varan. Lavora per la Televisione francese e realizza vari documentari. Nel 1991 partecipa all’opera collettiva Premières Vues con il corto In nome del Papa. Uno dei suoi primi lavori è il documentario televisivo Prove di Stato (1998) sulla determinazione di Luisa Bossa, ex-preside di liceo, eletta sindaco di Ercolano nel 1995, dopo Mani Pulite. Nel 2003 riprende un intero anno scolastico in una scuola di un rione periferico a Napoli realizzando A scuola, presentato alla 60° Mostra del Cinema di Venezia. Nel 2006 con Odessa vince, insieme al corealizzatore Bruno Oliviero, il premio per la miglior regia all’Infinity Festival di Alba nella sezione ‘Uno sguardo nuovo’. Il suo film d’esordio nel 2012 è L’intervallo, presentato alla 69° Mostra del cinema di Venezia, vincitore del David di Donatello (miglior regista esordiente), del Ciak d’Oro (Migliore opera prima) del Gran Premio della Stampa Estera ai Globi d’Oro, del Gobbo d’oro al Bobbio Film Festival. Nel 2017 dirige L’Intrusa, storia della fondatrice di un centro ricreativo che offre protezione alla moglie di un camorrista del quartiere. Con Ariaferma del 2021 il regista ischiano prosegue la sua riflessione sulle dinamiche relazionali: acclamato da pubblico e critica nel 2021 alla Mostra del Cinema di Venezia, il film vince 2 Nastri d’Argento e 2 David di Donatello.