Mercoledì 1 agosto – La kryptonite nella borsa

krypto

Italia, 2011

Regia Ivan Cotroneo

Sceneggiatura Ivan Cotroneo, Monica Rametta, Ludovica Rampoldi

Fotografia Luca Bigazzi

Montaggio Giogiò Franchini

Scenografia Lino Fiorito

Costumi Rossano Marchi

Musica Pasquale Catalano

Con Valeria Golino, Luca Zingaretti, Luigi Catani, Cristiana Capotondi, Libero De Rienzo, Vincenzo Nemolato, Fabrizio Gifuni, Lucia Ragni

Durata 98 minuti

Distribuzione Lucky Red

– Ospiti della serata: il regista Ivan Cotroneo 

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Nella Napoli degli anni Settanta, Peppino cresce coccolato da una famiglia caotica e giocosa di genitori, zii e nonni. Quando la vita lo metterà davanti a una triste scoperta, sarà la fantasia ad aiutarlo a crescere.


 

 

 

 

 

 

 

In pochi anni lo scrittore e sceneggiatore Ivan Cotroneo si è ritagliato unidentità espressiva: cè la sua firma dietro la sitcom televisiva Tutti pazzi per amore, ma anche dietro i melodrammi diretti da Ferzan Özpetek e Luca Guadagnino Mine vaganti e Io sono lamore, ed è ancora lui lautore dei recenti successi editoriali La kryptonite nella borsa e Un bacio. Basta citare questi titoli per mettere a fuoco uno stile narrativo ironico e sopra le righe, profondamente sentimentale e moderatamente irriverente.

  Paola Casella, Europa, 4 novembre 2011

Commedia agrodolce vista dagli occhi/occhiali di un bambino (un po Woody Allen di Prendi i soldi e scappa e un po novello little mister sunshine), lesordio alla regia dello scrittore e sceneggiatore Ivan Cotroneo, tratto con estro e fedeltà dal suo omonimo romanzo edito da Bompiani, conserva il tono, la freschezza e la felicità narrativa un po fiabesca e un po grottesca del libro. La versione per il cinema di questa storia di (de)formazione libera e sognante rende ottimamente lapologo lieve e originale – ma sempre e comunque attraversato dalla morte – sulla diversità, sessuale ma non tanto e non solo, ambientato in una Napoli anni Settanta che il film (forse anche per limiti di budget) decide di mostrare con parsimonia, condensando le atmosfere di unepoca e un luogo dellanima in un panorama indiziario di abiti e acconciature, interni e accessori retrò, dando corpo al tutto con la forza evocativa e puntuale della musica.

Matteo Columbo, duellanti, n. 74, dicembre 2011

Cotroneo usa la chiave della commedia per interpretare il mondo con una storia adulta vista ad altezza di bambino. Protagonista è Sansone Peppino da Napoli, colto da questa storia sulla soglia dei 9 anni nel 1973. Intorno a Peppino una famiglia multicolore (è il caso di dirlo: le ricercate mostruosità cromatiche della mostruosa moda di quelle stagioni sono parte importante del film), dove papà Luca Zingaretti tradisce impunemente mamma Valeria Golino, che cade in uno stato di muto sgomento dal quale la risolleva il più che sollecito psichiatra Fabrizio Gifuni; mentre i due zii Cristiana Capotondi e Libero De Rienzo spupazzano il nipotino. Insomma un gran casino, simpatico e vitale. Che sa distillare, nella forma più accattivante ma non superficiale, una classica lezione di vita: sii sempre te stesso e segui la tua strada.

  Paolo DAgostini, la Repubblica, 4 novembre 2011