Lunedì 5 agosto – In viaggio con Adele

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Italia 2018
Regia Alessandro Capitani
Sceneggiatura Nicola Guaglianone
con
Sara Serraiocco, Alessandro Haber, Isabella Ferrari
Fotografia Massimiliano Kuveiller
Montaggio Luciana Pandolfelli
Scenografia Andrea Castorina
Costumi Catia Dottori
Musica Michele Braga
Durata 80 minuti
Distribuzione Vision Distribution

Ospiti della serata
il regista Alessandro Capitani e l’attrice Sara Serraiocco

Trama

Adele non è una ragazza come le altre. Niente tabù o inibizioni. Veste con un pigiama rosa e orecchie da coniglio. Ed è sempre con il suo gatto immaginario. In giro sparge post-it con i nomi di quel che vede attorno. Aldo, un attore teatrale cinico e sul viale del tramonto, scopra all’improvviso di essere suo padre. Dirglielo o liberarsi della ragazza?

È raro che un’opera prima riesca e soprattutto che riesca a commuovere. Ce l’ha fatta Alessandro Capitani con In viaggio con Adele, una commedia intelligente e delicata sulla diversità. Capitani, vincitore del David di Donatello nel 2016 per il miglior cortometraggio con Bellissima, ci regala una storia che tocca la nostra emotività nel profondo, ma che rimane al tempo stesso leggera. Non c’è solo il rapporto tra un padre e una figlia, ma c’è una riflessione su ciò che è considerato normale e sulla paura della diversità. Insieme al protagonista impariamo a non avere paura dell’altro, delle malattie, dei germi, dei sentimenti, della pazzia e in generale della vita. Perché Aldo, come tanti di noi, e come gli dirà la giovane “non tiene paura di morire, ma di vivere”. Un’affermazione che ci farà capire ben presto quanto la normalità sia un concetto relativo e come talvolta i così detti folli siano più saggi delle persone “normali”. Al buon esito del film contribuiscono le musiche originali di Michele Braga e la fotografia di Massimiliano Kuveiller. In più alcune scene (come quella dei tampax) e le battute su Servillo e Margherita Buy e insomma sul mondo del cinema in generale danno sicuramente un tocco di ironia davvero originale e apprezzabile. Splendido poi il finale con il sottofondo musicale della stupenda Life on Mars di David Bowie cantata da Aurora. Brividi e lacrime.

Giulia Lucchini, www.cinematografo.it