Lunedì 29 luglio – Un giorno all’improvviso

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Italia 2018
Regia
Ciro D’Emilio
Sceneggiatura
Cosimo Calamini, Ciro D’Emilio
con
Anna Foglietta, Giampiero De Concilio, Massimo De Matteo
Fotografia Salvatore Landi
Montaggio Gianluca Scarpa
Scenografia Antonella Di Martino
Costumi Rossella Aprea
Musica Bruno Falanga
Durata 88 minuti
Distribuzione Nomad Enterteinment

Ospiti della serata
il regista Ciro D’Emilio e l’attrice Anna Foglietta

Trama

Il diciassettenne Antonio si divide tra la pompa di benzina, il campo di calcio e lo spazio familiare che condivide con sua madre, la problematica Miriam. Solo sul campo da calcio Antonio può pensare a se stesso, agli amici Peppe e Stefano, quindi al suo avvenire. Michele, un talent scout, crede in lui e gli offre una chance: la Primavera del Parma Calcio.

Come l’omonimo coro reso famoso dai tifosi del Napoli, Un Giorno all’improvviso racconta una storia di amore incondizionato e di fedeltà dove il calcio rappresenta la speranza di una vita migliore. Tutto questo è raccontato con una schiettezza che non cede a lusinghe nemmeno nel mostrare il mondo del calcio. L’opportunità per il nostro protagonista non è quella del glamour o dei soldi, ma di un riscatto sociale e di vita: la prova che qualcosa può andare bene anche per questa sgangherata coppia di madre e figlio, il sogno di cancellare dalla mente di Miriam tutta la sua sofferenza.

Opera prima di Ciro D’Emilio, è un film intenso e doloroso che con un’ottima recitazione affronta lucidamente il tema della malattia mentale. D’Emilio ha detto di essersi ispirato a Sweet Sixteen di Ken Loach per affrontare il difficile rapporto tra madre e figlio adolescente. Di affine all’opera di Loach in Un giorno all’improvviso c’è anche il tono essenziale, l’intensità degli interpreti e un pessimismo che non cancella la profondità dei sentimenti. La Campania come la Scozia o l’Inghilterra del Nord, perché quella che racconta D’Emilio è una storia universale che parla di disperazione, amore e di un successo che senza affetti perde tutto il proprio significato.

Anton Giulio Mancino, Cineforum