Sabato 29 luglio – Diabolik – Ginko all’attacco!

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29 luglio ore 21.15
Chiostro di San Colombano (Bobbio)

DIABOLIK – GINKO ALL’ATTACCO!

Italia, 2022
Regia Manetti Bros. (Marco e Antonio Manetti)
Sceneggiatura Manetti Bros., Michelangelo La Neve
con
Valerio Mastandrea, Miriam Leone, Giacomo Gianniotti
Fotografia Angelo Sorrentino
Montaggio Federico Maria Maneschi
Musica Pivio e Aldo De Scalzi
Scenografia Noemi Marchica
Costumi Ginevra De Carlos
Durata 111 minuti
Prodotto da Carlo Macchitella e Manetti Bros.
Una produzione Mompracem con Rai Cinema
Distribuzione 01 Distribution

Ospiti della serata
I registi Marco e Antonio Manetti e Pier Giorgio Bellocchio

Trama

Dopo aver messo a segno nuovi colpi clamorosi, impossessandosi della corona e dell’intera, restante collezione Armen nel corso di una sfilata, Diabolik è ora braccato dall’ispettore Ginko che gli ha teso l’ennesima trappola servendosi di poliziotte travestite da ballerine. Non avendo altra scelta, il Re del Terrore abbandona l’inseparabile compagna Eva Kant, che riesce comunque a fuggire. Per vendicarsi del tradimento di Diabolik, Eva propone a Ginko, segretamente innamorato della duchessa Althea appena arrivata a Clerville, un accordo per catturarlo.

I Manetti Bros, ovvero i fratelli più appassionati di cultura popolare internazionale del cinema italiano, hanno moltiplicato per tre la loro sfida produttiva di realizzare un nuovo, moltiplicato Diabolik dopo questo storico di Mario Bava del 1968, celebre anche per il magnifico manifesto dell’artista trevigiano Renato Casaro. In un’epoca di radicale digitalizzazione dell’immaginario la trilogia in corso di Antonio e Marco Manetti individua una via nuova per disadattare il celebre fumetto delle sorelle Giussani, superando la soglia dell’adattamento e della filologia rappresentativa. Il loro sistema tripartito di film lavora in piena autonomia, elaborando un risultato di progressiva emancipazione del già visto e illustrato. E nella seconda puntata è Ginko e non Diabolik il vero centro del gioco mortale, perché è nelle sue pieghe di nemesi del criminale che si celano le zone d’ombra più complesse e contraddittorie. Le maschere questa volta portano alle estreme conseguenze un meccanismo interno di camuffamento dei sentimenti e della ferma convinzione della parte giusta dalla quale stare. Tutto è dunque rimesso in gioco dentro la struttura dialettica dei tre Diabolik consecutivi e nessuna certezza da lettore, da appassionato o da collezionista riesce a scalfire la sensazione di oscillare perpetuamente su un piano inclinato dell’esistenza, poco importa se legale o criminale.

Anton Giulio Mancino