Martedì 2 agosto – Noi credevamo

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regia di Mario Martone
– con Luigi Lo Cascio, Valerio Binasco, Toni Servillo, Luca Zingaretti

– Ospiti della serata: Mario Martone, Luigi Lo Cascio

 

 

Domenico, Salvatore e Angelo, tre ragazzi del Sud Italia testimoni della feroce repressione borbonica dei moti del 1828, decidono di affiliarsi alla Giovine Italia di Giuseppe Mazzini. Le loro esistenze, sospese tra rigore morale e pulsione omicida, spirito di sacrificio e paura, carcere e clandestinità, slanci ideali e disillusioni politiche, si svolgeranno sullo sfondo della più sconosciuta storia dell’Unità d’Italia e verranno segnate tragicamente dalla loro missione di cospiratori e rivoluzionari.

 

()Unopera corale e potente che si avvale di un cast di qualità e di una lunga ricerca storica e letteraria (…). (…) sembra quasi una Meglio gioventù dell’Ottocento. (…) il Mazzini tratteggiato come un terrorista, con la consueta maestrìa da Toni Servillo, e la cupezza di Domenico, il repubblicano interpretato da Luigi Lo Cascio, conferiscono a tutta l’opera un’atmosfera quasi dostoevskiana.(…)

  Maurizio Caverza, Il Giornale

(…) non è solo bello. E’ molto di più. Esistono film che, come per magia, catturano e sintetizzano un momento storico. (…) scritto e recitato meravigliosamente, avvincente come un western, Noi credevamofa capire a tutti noi perché l’Italia è una democrazia imperfetta.

Alberto Crespi, LUnità

(…) È un film di gente giovane, di ragazzi rivoltosi: questo, insieme con le alte idealità del Risorgimento, gli dà una bellissima vitalità, grande energia. I temi discussi sono appassionanti, lo stile sembra troppo posato e teatrale. Il risultato è molto, molto interessante: Martone ha colto unoccasione storico-celebrativa per raccontare verità storico-scomode sul nostro Paese, con una serie insistente di allusioni al nostro presente()

  Lietta Tornabuoni, ‘La Stampa’, 12 novembre 2010